lunedì 15 ottobre 2012

DOVE E QUANDO CRESCONO I FUNGHI

A seconda della propria abituale stagione di crescita, si può dire che i funghi si trovano dappertutto: lungo le sponde dei fiumi e litorali di mari, nei boschi di pianura, di collina e di montagna, anche a quote piuttosto alte, nei prati, nei pascoli, negli orti, nei giardini, nei parchi di città e talvolta possono crescere anche nelle case, specialmente in campagna, ad esempio in cantina, nella stalla, sotto il porticato, sulle travi di legno o sui depositi di segatura. Nonostante la loro estrema adattabilità, l'habitat ideale rimane però sempre il bosco, in tutte le sue infinite varietà ed in tutte le sue più articolate e complesse espressioni. Esistono zone più adatte di altre alla crescita dei funghi e che meglio si prestano alla ricerca e alla raccolta; sono soprattutto le radure, gli spazi aperti, illuminati, arieggiati, in particolare la fascia cosiddetta di confine fra prato e bosco. La crescita dei funghi è in gran larga parte legata ai cicli stagionali e, nell'ambito delle singole stagioni, dalle condizioni climatiche. Come regola generale si può dire che per poter "andare a funghi" senza correre il rischio di tornare a mani vuote, occorre che si verifichino determinate condizioni di temperatura, generalmente comprese tra i 15 e i 25 gradi, e che queste si accompagnino ad un certo grado di umidità nel terreno; è noto infatti che, per il suo sviluppo, la maggior parte dei funghi, esige un clima caldo umido.
 Non è un caso che nelle nostre zone la produzione fungina raggiunga i suoi livelli più elevati dopo una quindicina di giorni dalle prime piogge nel periodo compreso tra i primi di settembre e la metà di dicembre; è infatti in questo periodo che si registrano, di norma, le condizioni climatiche ambientali di cui abbiamo detto. Particolarmente propizie alla produzione sono le giornate afose che fanno seguito agli acquazzoni tardo-estivi. Le giornate burrascose, così come il vento e la prolungata siccità determinano condizioni particolarmente sfavorevoli alla produzione fungina; se questi fattori si sommano o si alternano essa addirittura scompare.
Non necessariamente però la "pianta del fungo", vale a dire il micelio, muore; essa più semplicemente arresta momentaneamente la sua attività, per poi riprendere anche dopo anni quando le condizioni climatiche ritornano favorevoli.

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